SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION
L'isola di Lesbo è la terza isola greca e la seconda del Mar Egeo.
E' famosa per avere dato i natali alla poetessa Saffo e per il suo Ouzo, liquore di anice che qui è particolarmente aromatizzato.
Lesbo ha uno sviluppo costiero di 350 Km e, come tutte le isole del Mare Egeo in agosto, è caratterizzata dalla presenza quasi costante del Meltemi, il vento da NNW che mantiene "accettabile" la temperatura della secca estate isolana.
La probabilità del 27% che soffi con forza uguale o superiore a 4 Beaufort, unita alla bellezza dei paesaggi costieri, ne fanno un'ottima meta per un breve viaggio estivo.
Sarà, ancora una volta, un divertente viaggio con un compagno invisibile...
Tatiana e Mauro
domenica 24 agosto 2014
La nostra giornata tipo...
Ci svegliamo ogni mattina senza il suono della sveglia, ma quando il sole ci entra in tenda. Può accadere tra le 6 e le 10 del mattino, a seconda della presenza o meno di alberi (sempre ombrose tamerici), dell'orientamento della spiaggia, della presenza di rilievi e soprattutto della nostra indole vacanziera (solitamente incline alla notoria calma greca).
Poi è tutto un elogio della lentezza.
Mauro si rade all'ombra, guardando il mare, ed io smonto il campo: inizio a sgonfiare i materassini, l'attività più piacevole della giornata, perché devo stendermici sopra per qualche lunghissimo minuto e quando l'aria è già arroventata il soffio della valvola è sufficiente a rinfrescare la mente.
È poi la volta di cuscino, sacco a pelo, tenda e sottotelo. Ogni cosa ha una sua sacca stagna ed una sua precisa collocazione all'interno dei kayak.
Riposti i primi pezzi nei gavoni, ci prepariamo la colazione: tutti i giorni in riva al mare. Abbiamo presto sostituito i biscotti col pane e da tempo siamo passati dalla moka al caffè solubile: si perde l'aroma e si risparmia il combustibile del fornello. Questione di scelte.
Laviamo tazza e posate con poche gocce d'acqua dolce e mentre Mauro controlla l'attrezzatura elettronica (caricare le batterie o sostituire le memorie o salvare le tracce del GPS), io posso dedicarmi alla mia seconda attività preferita dopo il pagaiare: raccogliere sassi e conchiglie!
Nell'arco di un paio d'ore (talvolta anche di più!), diamo inizio alla navigazione giornaliera. Per prima cosa laviamo bene i pannelli solari e controlliamo che la deriva sia libera e funzionante. Troppe volte i miei amati sassolini son voluti salire a bordo come clandestini e, incastrati nello scasso della deriva, l'hanno resa inservibile quando più era necessaria!
Una volta seduti nel pozzetto, si parte.
Per rispettare le percorrenze giornaliere programmate per questa vacanza di tutto relax (20 chilometri!) non abbiamo mai pagaiato più di cinque ore al giorno, generalmente un paio d'ore prima di pranzo e le restanti prima di cena. Uno dei due pasti lo abbiamo sempre, o quasi, consumato in taverna, la tipica trattoria greca affacciata sul mare ed annunciata dall'inconfondibile segnale dei tavolini in legno sempre apparecchiati e sistemati all'ombra di tamerici, ombrelloni o pergolati.
Nelle ore più calde della giornata, quando il resto del mondo si dedica al pisolino post prandiale, noi preferiamo riprendere il mare. Siamo molto più freschi in kayak, con frequenti abluzioni, che non in spiaggia!
Tra una foto ed una chiacchiera trascorre il pomeriggio. Prima che il sole tramonti ci dedichiamo a cercare il campo più adatto per trascorrere la notte e la scelta è tanto più semplice se nei pressi avvistiamo una taverna. Teniamo sempre a debita distanza discoteche e locali notturni, ma a Lesbo ne abbiamo trovati davvero pochi. Di solito, sbarchiamo all'ora in cui le spiagge si svuotano di bagnanti: è così sempre facile trovare un posticino accogliente per montare la tenda. Delicata è la scelta della posizione e Mauro spiana con un'apposita tavoletta (diventata ormai un pezzo insostituibile dell'attrezzatura da viaggio) la piazzola della nostra casa per una notte.
Se invece la taverna non appare, Mauro cucina 'prelibatezze' sul fornello da campeggio mentre io finisco di arredare la casa. Finiamo di cenare quasi sempre in tempo per assistere allo spettacolo della sera: il cielo si illumina di stelle e qualcuna cade per esaudire i nostri desideri... che son quelli di dormire sonni tranquilli, cullati dalla risacca del mare e dai campanelli delle capre, prima di iniziare un nuovo giorno in kayak intorno a Lesbo...
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